Tutto sulla salute del Rhodesian Ridgeback

In questo articolo vi parleremo di tutte, ma proprio tutte le malattie e le problematiche a cui possono essere soggette i cani in generale.

Alopecia x

L’alopecia X è una delle dermatosi meno conosciute, tanto da essere considerata più una sindrome che una malattia. Le ipotesi eziopatogenetiche riguardano una origine ormonale (implicazione degli ormoni sessuali) e non ormonale (forse la più probabile). Gli animali colpiti spesso sono giovani (10 mesi – 3 anni), le razze più colpite sono però quelle nordiche. L’Alopecia X si manifesta inizialmente con lesioni cutanee poco evidenti, successivamente si osserva una progressiva secchezza del pelo con perdita dei peli primari su muso e zone soggette a sfregamento (collo, coda, coscia) per poi determinare un alopecia simmetrica, progressiva, senza coinvolgimento delle condizioni generali del cane. Il pelo, in alcuni soggetti, non ricresce nei punti dove si sono verificati dei traumatismi o si sono effettuate delle biopsie.

Anemia da carenza di ferro

La carenza di ferro si traduce in una ridotta sintesi di emoglobine all’interno della linea eritroide midollare, determinando anemia scarsamente rigenerativa. Può essere indotta da: perdita cronica di sangue, accelerata eritropoiesi con aumento dei fabbisogni di ferro, insufficiente apporto alimentare di ferro riguardante esclusivamente i lattanti. L’anemia da carenza di ferro si instaura lentamente e progressivamente, permettendo all’animale di adattarsi allo stadio anemico, per cui spesso i sintomi si manifestano solo nelle fasi avanzate.

Anemia emolitica immune-diata (IMHA)

Si tratta di una delle cause più frequenti di anemia e di malattia immunomediata nei piccoli animali. È dovuta alla distruzione dei globuli rossi mediata da anticorpi che si legano ad antigeni di origine diversa esposti sulla loro superficie. L’insorgenza dei sintomi, che riflettono un’anemia da moderata a grave, può essere acuta o insidiosa. Nelle forme più acute è possibile osservare ittero e/o emoglobinuria, febbre e linfoadenomegalia (dovute alla imponente risposta immunitaria). Nelle forme secondarie possono essere presenti i segni della patologia sottostante. L’anemia emolitica può essere complicata da tromboembolismo polmonare i CID.

Ascite

Raccolta di liquido nella cavità peritoneale. Può essere di natura trasudatizia, essudativa o trasudato modificato; a volte può avere un aspetto emorragico o lattiginoso, oppure sieroemorragico, giallo-verde o marrone. Il trasudato/trasudato modificato riconosce un aumento della pressione idrostatica (insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza epatica, infiammazioni non settiche e neoplasie) o un calo della pressione oncotica plasmatica. L’ascite consegue a numerose cause: cirrosi epatica, insufficienza cardiaca prevalentemente destra, occlusioni venose, neoplasie, ipoproteinemia, processi infettivi, ecc…. Si manifesta con allargamento dei diametri addominali, dispnea per limitata escursione diaframmatica, inappetenza, vomito, diarrea, poliura/polidipsia e facile affaticabilità.

Avvelenamento da glicole etilenico

Il glicole etilenico è il principale componente dell’antigelo. Gli episodi di intossicazione sono più frequentemente riscontrati nel periodo invernale e sono imputabili al sapore dolciastro dell’antigelo. La dose tossica del glicole etilenico si differenzia in base alla mole del cane. La concentrazione picco del glicole etilenico si registra 2-3 ore dopo l’ingestione e l’emivita plasmatica è di sole 3 ore. Esso viene rapidamente metabolizzato in metaboliti molto più tossici del composto originario, che possono persistere per diversi giorni nell’organismo. Nell’arco dei 30 minuti – 12 ore seguenti all’ingestione compaiono i primi sintomi neurologici e gastrointestinali. Di solito l’intossicazione si evolve in 3 stadi:

  • Stadio 1 (entro 30 minuti dall’ingestione fino a 12 ore): vomito, depressione, incoordinazione dei movimenti e atassia.
  • Stadio 2 (12-24 ore dall’assunzione): onoressia, vomito, diarrea ed ulcere gastointestinali.
  • Stadio 3 (dopo le 24 ore dall’assunzione): sviluppo di oliguria e progressiva insufficienza renale anurica.

Babesiosi  canina

Sostenuta da emoprotozoi parassiti intracellulari dei globuli rossi che causano distruzione eritrocitaria ed anemia. In Italia la babesiosi canina è sostenuta dalle “grandi babesie” trasmesse rispettivamente dalle zecche. La babesiosi può essere trasmessa anche tramite emotrasfusione. Spesso questa malattia ha un decorso complicato dalla contemporanea presenza di altre infezioni trasmesse dalle zecche. La babesiosi può avere un decorso subclinico o può dare luogo a una malattia dal decorso iperacuto, acuto o cronico. L’incubazione dura 1-3 settimane. La malattia è più grave in cani immunodpressi. La malattia non dà immunità permanente nei cani trattati e si possono avere nuovi episodi di malattia a causa di reinfezione.

Blastomicosi

Micosi profonda, sono maggiormente colpiti i cani da caccia. Si conoscono 3 forme: polmonare, disseminata e cutanea. Le prime due possono essere inerenti all’inalazione di conidi, mentre quella cutanea avviene per inoculazione di conidi a seguito di traumatismi. Il periodo di incubazione varia da 5-12 settimane. Nella fase polmonare e disseminata si evidenzia: anoressia, perdita di peso, febbre tosse non produttiva, dispnea a volte complicata da versamento pleurico. Le lesioni cutanee invece sono caratterizzate da papule singole o multiple, noduli o placche che possono ulcerarsi e drenare un essudato sierosanguinolento o purulento. Nei cani sono frequenti i casi di paronchia, pertanto è bene esaminare piedi e unghie. In alcuni casi si può assistere ad un coinvolgimento oculare, spesso bilaterale: corioretinite, granuloma subretinico, vitreite. S può rilevare uno stato di media anemia arigenerativa, leucocitosi, iperglobulinemia ed ipoalbuminemia.

Borreliosi

Noto anche con il termine malattia di Lyme, è sostenuta da una spirocheta. Riconosce numerosi vettori, principalmente insetti emosucchiatori, in Europa rappresentati da zecche adulte. I sintomi sono rappresentati principalmente da una poliartrite (spesso monolaterale, che coinvolge principalmente carpo, falangi, spalla, gomito, tarso, ginocchio) e da  manifestazioni sistematiche (anoressia, febbre, perdita di peso, letargia, linfoadenopatia, splenomegalia). La malattia di lyme presenta un periodo di incubazione dai 2 ai 5 mesi dal morso della zecca a cui può far seguito una forma acuta o, per un evoluzione subclinica, una forma cronica. La prima si osserva principalmente in estate, con una forte algia articolare associata a gonfiore, alla palpazione si evidenzia calore della parte e segni di instabilità articolare. La forma cronica è caratterizzata da una poliartrite non erosiva, ricorrente od intermittente associata ad altre lesioni d’organo.

Botulismo

Il botulismo è una patologia causata da una neurotossina prodotta da un batterio. Nel cane la patologia non è frequente. L’infezione può avvenire in seguito all’ingestione di carcasse o di carne cruda, poiché la tossina botulinica viene distrutta dal calore a 100 gradi per 10 minuti. La tossina viene assorbita a livello dello stomaco e del primo tratto dell’intestino, circola nel sistema linfatico e raggiunge la giunzione neuromuscolare dei nervi colinergici dove impedisce il rilascio dell’acetilcoli-acetilcolina a livello presinaptico. La sintomatologia si manifesta in un periodo variabile da poche ore a diversi giorni dopk l’ingestione della tossina. Si riscontrano segni di disordine neuromuscolare progressivo e simmetrico con paresi flaccida associata ad assenza o diminuzione dei riflessi spinali, disfagia, megaesofago, disfonia, paralisi facciale.

Broncopneumopatia eosinofilica idiopatica canina (EBP)

È una malattia caratterizzata dalla infiltrazione eosinofilica della mucosa bronchiale e polmonare e sembra essere la manifestazione di una ipersensibilità immunologica. Il ruolo degli allergeni inalanti nella EBP non è ancora chiaro. È generalmente diagnosticata nei cani giovani. L’EBP potrebbe sfociare nella fibrosi polmonare idipatica. Il Rhodesian Ridgeback non è tra le razze maggiormente colpite. Nella totalità dei casi i segni clinici sono principalmente contraddistinti da tosse, afonia e conati di vomito.

Carcinoma a cellule di transizione della vescica

Fra le forme neoplastiche della vescica il carcinoma a cellule di transizione è quella più comune nel cane. È frequente nei soggetti anziani con età media intorno gli 11 anni. L’eziologia è multifattoriale; tra i fattori di rischio sono stati identificati l’esposizione ad alcuni prodotti antiparassitari, soprattutto quelli di vecchia generazione, l’obesità e una correlazione stretta con l’inquinamento ambientale. Al momento della diagnosi il 14-37 per cento dei pazienti presenta già metastasi ai linfonodi regionali, polmoni, fegato, reni e vertebre.

Cardiomiopatia dilatativa (DCM)

È la forma più comune di cardiomiopatia canina ed è caratterizzata da una progressiva dilatazione ventricolare e da una perdita di contrattilità miocardica. La DCM è più comune nei cani di grossa taglia. Si manifesta in:

  • soffio sistolico di moderata intensità
  • ritmo cardiaco irregolare
  • aumento di frequenza e sforzo respiratorio
  • debolezza
  • aumento dei dolori broncovescicolari

Carenza di tiamina

Un inadeguato apporto dietetico di tiamina (o vitamina B1) determina una sindrome clinica chiamata “paralisi di Chastek”. Nella carne fresca è generalmente presente un quantitativo sufficiente di tiamina per il fabbisogno giornaliero del nostro Rhodesian Ridgeback. L’eccessiva cottura della carne, e/o la presenza di solfiti e diossido di solfuro, utilizzato per la conservazione, possono essere responsabili di questa ipovitaminosi. In caso di carenza di tiamina, i livelli sierici di piruvato e di lattosio risultano aumentati, con conseguente riduzione delle attività traschetolasi dei globuli rossi. Il cuore e il cervello, tessuti che ricavano la loro energia esclusivamente dal glucosio o dal piriuvato lattato, sono particolarmente compromessi in caso di carenza di vitamina B1. In questi casi il cane si presenta anoressico, vomita, sopraggiunge la depressione, assume una posizione con gl’arti posteriori allargati, cifotico, atassico, andatura accovacciata sui posteriori, testa ruotata, ventroflessione della testa, coma o morte.

Carenza di vitamina K

La Vitamina k gioca un importante ruolo nel processo dell’emostasi, come cofattore nella via estrinseca, intrinseca e comune. Ha la funzione di carbossilare, attivandoli, i fattori della coagulazione II, VII, IX e X sintetizzati dal fegato come precursori inattivi. La deficienza di Vit K però si verifica piuttosto raramente nel Rhodesian Ridgeback. I segni clinici si manifestano attraverso episodi acuti di gravi emorragie nelle cavità corporee, ematomi sottocutanei o intramuscolari e sanguinamento degli orifici del corpo.

Chilotorace

È uno dei versamenti pleurici ed è rappresentato dalla presenza di chilo nello spazio pleurico. Predominano i sintomi respiratori (dispnea, tosse, cianosi), letargia/depressione, anoressia.

Raramente si presenta nel cane, alla percussione del torace si rileva un suono ottuso, compatibile con la presenza di un liquido pleurico.

Coagulazione intravasale disseminata (CID)

Sindrome caratterizzata da microtrombosi generalizzata a cui può fare seguito una ridotta capacità emostatica. Si tratta di un evento grave e potenzialmente mortale. In base ell’estensione, gravità e velocità di esordio della patologia scatenante, la CID può presentare segni clinici variabili. Le due forme più diffuse sono:

  • CID cronica silente: più comune in corso di patologie croniche, in cui gli anticoagulanti naturali riescono a controllare la diffusione della trombosi e non ha ancora luogo la riduzione delle piastrine e dei fattori della coagulazione circolanti. Decorre in maniera asintomatica o può associarsi a segni clinici lievi, legati alla trombosi del microcircolo.
  • CID acuta fulminante: può insorgere in conseguenza di patologie acute o dello scompenso di un processo cronico silente. I segni clinici sono dovuti sia alla microtrombosi a carico di vari organi, rene (segni di insufficienza renale acuta), polmone (dispnea), apparato digerente (vomito e diarrea), cuore (aritmie), encefalo (ictus), che alla tendenza al sanguinamento spontaneo.

Congiuntiviti

Le congiuntiviti sono infiammazioni della congiuntiva bulbare e palpebrale. Le congiuntiviti possono essere primarie o secondarie. Primarie nel caso di infezioni, secondarie nel caso di patologie oculari o di patologie sistemiche. Le congiuntiviti sono eventi molto frequenti che spesso richiedono una semplice terapia topica. Si manifestano con un classico quadro di “occhio rosso”.

Costipazione

È definita come l’infrequente o difficoltosa emissione di feci, tende a localizzarsi preferibilmente nel colon. Le cause di costipazione sono diverse e riconoscono fattori: ambientali, algici, ostruttivi retto-colici, neurologici, metabolici, dietetici, iatrogeni. Nelle feci si può notare la presenza di muco o sangue.

Demodicosi

Rappresenta una delle più diffuse patologie parassitarie a manifestazione cutanea. Molte volte nei casi di demodicosi generalizzata si verificano piodermiti secondarie, superficiali o profonde.  I soggetti colpiti da demodicosi generalizzata presentano una moderata leucocitosi ed un modesto innalzamento dei neutrofili segmentati oltre ad un alterazione del tracciato sieroelettroforetico.

Dermatite allergica da pulci

Si tratta di una ipersensibilità alla saliva delle pulci. La dermatite allergica da pulci può insorgere in cani di tutte le età, inizialmente può presentare un andamento stagionale per poi manifestarsi tutto l’anno. I segni clinici spesso insorgono nella parte caudale del cane, per poi estendersi cranialmente con comparsa di alopecia autoindotta, dermatite traumatica, iperpigmentazione, papule, croste.

Dermatite atopica

La dermatite atopica rappresenta la seconda causa di prurito nel cane, preceduta solo dalla dermatite allergica da pulci. L’atopia viene definita come la tendenza ereditaria a sviluppare una risposta immunitaria abnorme in seguito a ripetute esposizione a particolari sostanze, solitamente innocue per i soggetti non allergici. La DA è una sindrome cutanea cronica, la patologia è di carattere prurignoso, infiammatorio e corticosensibile, insorge nei cani giovani e inizia nel maggior parte dei casi con segni stagionali che poi possono diventare costanti. Le lesioni cutanee si trovano prevalentemente sul muso e zampe.

Dermatite da malassezia

Si tratta di un lievito lipofilico, commensale delle superfici cutanee e delle mucose, che può causare dermatopatia secondaria, probabilmente a seguito della produzione di fattori di crescita e modificazioni microambientali. Può sovrapporsi a patologie a carattere prurignoso, come allergie o difetti di cheratinizzazione. Molti cani con atopia presentano una sovrappopolazione di malassezia sulla cuta e nelle orecchie. Le lesioni possono esserre localizzate o generalizzate. In particolare si ritrovano tra gli spazi interdigitali, muso, zone perianali e perioculari, pinne auricolari e superficie flessoria del gomito.

Diabete mellito

Caratterizzato da una persistente iperglicemia conseguente a disordini del metabolismo dei carboidrati, lipidi e proteine dovuta a una assoluta o relativa deficienza di insulina o ad un eccesso di fattori che oppongono alla sua azione. Essa è considerata come una malattia metabolica ed infiammatoria grave che colpisce tutti gl’organi. Numerose patologie possono causare il diabete mellito: patologie pancreatiche a carattere neoplastico o flogistico, disendocrinie, obesità nonché l’azione di alcuni farmaci. Nella cagna il diabete mellitico si può instaurare nel periodo post-estrale, alcune settimane dopo il calore, per questo motivo si consiglia di sterilizzare le femmine.

Discospondilite

È un infezione batterica o micotica del disco intervertebrale con concomitante osteomielite nei corpi vertebrali contigui. La sede primaria dell’infezione risiede spesso a livello di tratto urogenitale, pelle, gengive e valvole cardiache. Siti comuni di discospondilite sono l’area cervicale caudale, le regioni mediotoracica e toracolombare. La sede di discospondilite può essere singola o multipla, anche in sedi distanti tra loro. La diffusione dell’infezione del canale vertebrale o attraverso le meningi può portare a meningite focale o diffusa e più raramente a mielite.

Edema polmonare

È un invasione liquida, più o meno rapida, del polmone ed è la diretta conseguenza di diverse patologie. Viene distinto in edema polmonare cardiogeno e non cardiogeno.  Si manifesta con tosse , tachipnea, difficoltà respiratorie.

Encefalopatia epatica

L’insufficienza epatica, la displasia epatica determinano una  sintomatologia neurologica intracranica che riflette il coinvolgimento del cervello anteriore, nel quale il fegato è incapace di rimuovere i cataboliti tossici che successivamente agiscono a livello cerebrale.

Epatopatie

Le epatopatie sono caratterizzate dalla graduale perdita della funzionalità epatica, stasi biliare, flogosi locale e sistemica, progressiva fibrosi e insorgenza di una ipertensione portale. L’epatite cronica è una malattia complessa, dove si può riscontrare un epatite cronica da alterato metabolismo del rame. Le cause di questa patologia possono essere di origine: infettive, metaboliche, tossiche e farmaci. I sintomi sono vomito, disidratazione, diarrea, anoressia, letargia, piressia, ittero dolore addominale ed epatomegalia.

Epilessia

Trattasi di una manifestazione clinica di un disturbo elettrico parossistico nel cervello che riconosce numerose cause sia di origine esogena (intossicazioni) od endogena (malattie metaboliche) ed intracraniche (tumori cerebrali, malformazioni cerebrali, incidenti vascolari, traumatismi cerebrali o funzionali). L’epilessia può anche essere distinta in primaria (ad esempio epilessia genetica ed idiopatica) o secondaria (per esempio esiti post-traumatici o post-encefalici). Le convulsioni possono essere di tipo generalizzato o parziale, con una frequenza sporadica oppure continua. Le convulsioni sono di solito di tipo tonico-clonico generalizzato. Il cane presenta un ipertono degli estensori, cade in decubito laterale mostrando in maniera alterna periodi di rilassamento con contrazioni ritmiche dei muscoli.

Eritrocitosi

È caratterizzata da un aumento dei globuli rossi, e di conseguenza dell’ematocrito e dell’emoglobina. L’aumento della viscosità ematica comporta un rallentamento del flusso ematico del microcircolo con ipossia locale e con tendenza alla trombosi oltre ad un aumento del carico di lavoro per il cuore. L’eritrocitosi si sviluppa gradualmente, nei soggetti con problemi di ossigenazione le mucose possono sembrare cianotiche. È frequente lo starnuto a carattere parossisitico, dovuta all’aumentata viscosità del sangue nella mucosa nasale, possono inoltre verificarsi episodi di sanguinamento dovuti alla rottura meccanica dei capillari sovradistesi.

Esofagite

Infiammazione dell’esofago, generalmente conseguente ad ingestione di ogenti caustici (acidi, alcali, ingestione di cloro nelle piscine), vomito cronico, ostruzione da copri estranei o reflusso esofageo, quest’ultimo conseguente ad una ernia iatale o perdita della competenza dello sfintere gastroesofageo. Nelle forme più lievi si manifesta con dei rigurgiti intermittenti, mentre nella fase più acuta si rileva anoressia, ptialismo, scialorrea, disfagia, adipsia, rigurgito e dolore alla deglutizione.

Filariosi cardiopolmonare

Malattia sostenuta da un nematode, nel quale i parassiti adulti albergano solitamente nel cuore destro, arteria polmonare e sue diramazioni. Il ciclo nell’ospite (il nostro cane) inizia con la puntura di un dittero ematofago (zanzare) che inocula le larve ele quali iniziano la loro migrazione verso il cuore. Si riconoscono diverse sindromi:

  • Sindrome cardiopolmonare: rappresentata da tosse, dispnea, scarso rendimento atletico, emottisi, sincope, insufficienza cardiaca destra, decesso.
  • Sindrome dell’insufficienza cardiaca congestizia: scarso rendimento atletico, dispnea, ascite, tachicardia, cachessia, polso giugulare, tosse. Idrotorace, edema periferico.
  • Sindrome della vena cava: soggetti con infestazione massiccia da parte di larve e con cospicuo numero di parassiti all’interno delle camere cardiache destre, in prossimità del piano valvolare tricuspidale. I segni clinici sono rappresentati da anoressia, anemia/ittero, turgore e polso giugulare, epatomegalia, emoglobinuria, ascite. La morte sopraggiunge in 48-72 ore.

Fistole perianali

Entità patologica caratterizzata da una infiammazione cronica, debilitante, con formazione di ulcere, tragitti fistolosi a carico della regione anale, perianale e della base della coda. Essa riconosce una causa immunomediata. Le ulcere della zona determinano, dolore, tenesmo, ematochezia, dermatite piotraumatica, fibrosi anale, scolo maleodorante, costipazione, modificazione della forma delle feci, perdita di peso.

Giardiasi

Infestazione intestinale sostenuta da un protozoo flagellato che riveste anche un ruolo zoonosico. Il parassita si localizza nel cane a livello del duodeno, digiuno e ileo.  La Giardia è un importante causa di diarrea, spesso decorre in forma asintomatica e solo quando l’infestazione diviene massiva compare la diarrea con malassorbimento., deficienza di vitamina B12 e acido folico. Nei cuccioli determina un rallentamento della crescita e letargia.

Glaucoma

Il glaucoma è una condizione patologica dovuta ad un aumento della pressione intraoculare che determina una degenerazione del nervo ottico e della retina fino alla cecità. Nella fase acuta il dolore è quasi sempre costante, e si traduce con blefarospasmo, fotofobia, lacrimazione, con aumento cronico della pressione intraoculare, edema corneale e midriasi. Nella fase cronica invece si riscontra buftalmo, sublussazione della lente e cecità.

Incontinenza urinaria

Rappresenta la perdita del controllo volontario della minzione. Nelle femmine si manifesta con perdita delle urine soprattutto durante il sonno, mentre nei cani maschi la perdita delle urine è costante.

Infezioni ricorrenti delle vie urinarie (UTI)

Le malattie del tratto urinario sono un complesso di patologie abbastanza frequenti nel cane. Le UTI sono un problema spesso conseguente ad infezioni batteriche ascendenti, sono localizzate con maggior frequenza a livello vescicale (cistite) nella femmina e prostatico (prostatite) nel maschio.

Influenza canina

Infezione respiratoria ad elevata contagiosità sostenuta dal virus dell’influenza. La trasmissione avviene tramite contatto oro-nasale con soggetti infetti od oggetti contaminati, o dall’inalazione di particelle virali sotto forma di aerosol eliminate tramite starnuti e tosse. Il periodo di incubazione è di 2-4 giorni. L’infezione virale è responsabile di riniti, tracheiti, bronchiti e bronchioliti. Il quadro è dominato da tosse, scolo nasale, a volte oculare, starnuti. La tosse persiste per 2-3 settimane, molti cani guariscono dall’influenza senza complicazioni, se invece compare una complicante batterica si riscontra una polmonite con febbre.

Insufficienza cardiaca congestizia destra (CHF dx)

Si verifica quando atrio e ventricolo dx sviluppano aumentate pressioni di riempimento a causa di insufficienza valvolare, patologia pericardica, ostruzione del tratto d’efflusso o ipertensione polmonare. Il sovraccarico di volume e di pressione del ventricolo dx può causare congestione epatica accompagnata da ascite e versamento pleurico. Queste patologie possono inoltre ridurre il flusso anterogrado del sangue nel circolo polmonare e nel cuore sinistro portando a dei possibili segni di insufficienza cardiaca.

Insufficienza pancreatica esocrina

Sindrome clinica conseguente ad una grave deficienza nella sintesi e nella quantità di enzimi pancreatici. Si manifesta con perdita di peso, polifagia, frequenti defecazioni (6-10 volte al giorno), feci voluminose, oleose, maleodoranti, chiare, non formate, borborigmi, flatulenze, coprofagia, pica, pelo opaco, ispido con forfora, regione perianale untuosa.

Insufficienza renale acuta

Trattasi di un rapido deterioramento della funzione renale, spesso secondaria a necrosi acuta tubolare, con progressiva azotemia. È una condizione potenzialmente letale per il nostro cane. Le cause possono essere pre-renali (ipovolemia, alterata funzionalità cardiaca, vasodilatazione periferica, aumento delle resistenze vascolari, ostruzione vascolare renale), post-renale o ostruttiva (in relazione ad un ostacolo del deflusso  dell’urina lungo le vie escretrici) e intrinseca o parenchimale (malattie vascolari, patologie glomerulari, necrosi tubulare acuta,. Le cause portano a all’insorgenza di una nefrosi o di una nefrite. Si manifesta con anoressia, depressione dello stato del sensorio, vomito, febbre, dolore addominale, soffio cardiaco, mucose itteriche, ecc… La sua evoluzione porta ad una difficoltà di mantenere la stazione quadrupedale, difficoltà respiratoria, CID, fino al coma.

Insufficienza renale cronica

Rappresenta una delle cause principali di mortalità nei cani anziani. Esprime la conseguenza di una riduzione del numero di nefroni funzionanti in conseguenza dell’evoluzione di una nefropatia progressiva ed irreversibile che colpisce entrambi i reni. Il cane con insufficienza renale cronica  denuncia una iperazotemia di origine renale per un periodo minimo di due settimane con disoressia/anoressia, perdita di peso, vomito, poliuria, acidosi sistemica, osteodistrofia renale, ipertensione sistemica.

Iperadrenocorticismo (HAC)

Si tratta di una sindrome comune in cani di mezza età e anziani, causata da un eccessiva concentrazione ematica cronica di cortisolo. I sintomi sono: polifagia, dilatazione addominale, epatomegalia, alterazioni cutanee (atrofia cutanea, comedoni, iperpigmentazione cutanea, alopecia a carico del tronco, flebectasia, piodermite, mancata cicatrizzazione delle ferite), andatura rigida sui posteriori per pseudomiotonia, scarso rendimento atletico, obesità letargia, insulino-resistenza, immunosopressione, innalzamento di progesterone, iposessualismo.

Ipercalcemia

È un importante disordine elettrolitico, il quale può avere un effetto deleterio sulla funzionalità cellulare e determinare una significativa disfunzione gastrointestinale , cardiovascolare, neurologica e renale. Rappresenta spesso una turba paraneoplastica. Nel cane si osserva nelle patologie carcinomatose, nel linfoma, nel mieloma multiplo, nei tumori infiltranti dell’osso e nei timomi. I sintomi sono collegati da segni urinari, cardiaci, gastrointestinali, neuromuscolari, oltre a disoressia, disidratazione, depositi corneali, ecc…

Ipertensione arteriosa polmonare

Condizione patologica sottostimata, conseguente ad un aumentato flusso ematico polmonare, ad un aumentata resistenza vascolare polmonare o ad un aumento della pressione venosa polmonare. L’ipertensione polmonare può verificarsi negli stadi finali di malattie polmonari ed anche in corso di collassi tracheali. La malattia degenerativa della valvola mitrale, conseguente ad un aumentata pressione arteriosa polmonare, è secondariamente responsabile di una insufficienza  cardiaca destra. I cani sono spesso asintomatici.

Ipertrofia prostatica benigna (IPB)

Si tratta dello sviluppo anormale del tessuto ghiandolare che determina delle irregolarità delle dimensioni e della forma degli acini prostatici. Questa evoluzione si riscontra spesso nei cani maschi sopra i 10 anni di età. L’IPB è caratterizzata da marcata iperplasia associata ad ipertrofia dell’organo, causata da un alterato rapporto androgeni:estrogeni, ed in particolare da uno squilibrio diidrotestosterone/testosterone. Rappresenta l’unica causa di ipofertilità nel cane maschio pienamente reversibile. Può determinare la formazione di cisti intraparenchimali di dimensioni molto variabili a contenuto liquido trasparente  o ambrato. Le cisti prostatiche invece si sviluppano dai canali di Muller e possono raggiungere dimensioni ragguardevoli comprimendo in tal caso colon e vescica. La sintomatologia spesso è asintomatica, ma i cani possono presentare sanguinamento dalla punta del pene o presenza di sangue nelle urine, stranguria, costipazione, tenesmo, rigidità alla deambulazione, edema agl’arti posteriori.

Ipoadrenocorticismo

Detto anche (Morbo di Addison) è una sindrome derivante dalla deficiente secrezione di glicocorticoidi e mineralcorticoidi da parte delle ghiandole surrenali Sono soggette le femmine giovani o di media età, i segni clinici sono molto vaghi e raramente patognomonici, a volte causati da un evento stressante. Un sospetto di Addison deve sempre essere posto in presenza di ipoglicemia, gravi emorragie gastrointestinali, epatopatie, insufficienza renale,  megaesofago, endocrinopatie.

Ipoglicemia

Rappresenta una conseguenza frequente nei soggetti neoplastici, in particolare quelli affetti da insulinoma. L’insulinoma (tumore funzionale delle cellule beta) è uno sviluppo neoplastico delle isolette cellulari della porzione endocrina del pancreas che causa iperinsulinemia. Si rileva principalmente nei cani anziani , senza grosse predisposizioni di sesso. Si presenta con zoppia, intolleranza all’esercizio fisico, atassia, depressione, convulsioni, coma, alterazioni comportamentali, tremori, fascicolazioni muscolari.

Ipotiroidismo

Può essere congenito o acquisito, dove la ghiandola tiroide produce principalmente tiroxina (T4) e minori quantità di triiodotironina (T3). L’ipotiroidismo viene distinto principalmente in primario e secondario. Il primario è determinato dalla distruzione del tessuto tiroideo, quello secondario deriva invece da uno sviluppo insufficiente delle cellule tireotrope dell’ipofisi o da una loro disfunzione. Si manifesta in cani di media età (3-8 anni), nei cani giovani invece è generalmente un disturbo congenito dovuto a un deficit enzimatico che impedisce la sintesi degli ormoni tiroidei.  I segni clinici dell’ipotiroidismo comprendono: modificazioni comportamentali, effetti metabolici,  turbe riproduttive, alterazioni cardiovascolari, disordini neurologici, anomalie oculari, alterazioni cutanee.

Ittero

Sintomo clinico caratterizzato da colore giallo delle mucose, dovuto all’aumento della concentrazione sierica della bilirubina.

Leishmaniosi

Malattia protozoaria causata nel bacino del Mediterraneo, protozoo flagellato trasmesso da ditteri ematofagi (flebotomi). Il nostro Rhodesian Ridgeback funge da serbatoio principale della malattia che nell’uomo si presenta in forma cutanea o viscerale. L’areale di diffusione si è progressivamente esteso verso Nord sia in Italia che in Francia e Spagna. Lo spostamento di cani provenienti da zone endemiche hanno accresciuto il numero di casi riportati anche in aree non endemiche. L’infezione si trasmette anche tramite emotrasfusione e per via venerea e verticale. La sintomatologia si manifesta:

  • Segni generali: dimagrimento e polifagia, letargia, mucose pallide, splenomegalia, malattia renale, febbre, vomito, diarrea;
  • Segni cutanei: dermatite non pruriginosa, alopecia, dermatite ulcerativa, dermatite nodulare, dermatite papulosa, dermatite pustolosa, onicogrifosi;
  • Segni oculari: blefarite, congiuntivite nodulare, cheratocongiuntivite, uveite anteriore;
  • Altri segni: lesioni mucocutanee, epistassi, zoppia secondaria o poliartrite, segni neurologici.

La conseguenza più temibile è lo sviluppo di insufficienza renale cronica.

Leptospirosi

La Leptospirosi è causata da sierotipi antigenicamente distinti di spirocheta. Gli animali domestici e selvatici, subclinicamente infetti, rappresentano una potenziale riserva di infezione per l’uomo e per altri animali ospiti occasionali. Generalmente l’incidenza della leptospirosi aumenta dalla fine dell’estate all’inizio dell’autunno. Le leptospire si trasmettono tramite contatto diretto (urine infette, via venerea, morsi, ferite), o indiretto (acqua, suolo, cibo). Le leptospire penetrano nella cute abrasa o macerata dall’acqua e le membrane mucose integre (bocca, naso, occhi), e replicano rapidamente nel circolo ematico e in vari tessuti (reni, fegato, milza, sistema nervoso centrale, apparato genitale). Le leptospire colonizzano le cellule epiteliali del tubulo renale, ma altri organi possono essere colpiti: fegato, vasi ematici,  polmoni, utero, occhio, cervello, muscoli e sistema immunitario. I sintomi sono: febbre, anoressia, vomito, disidratazione, polidipsia, oliguria o anuria, perdita di peso, ittero.

Linfoma canino

Con il termine linfoma si indica una malattia sistemica a carattere progressivo caratterizzata dalla proliferazione in senso neoplastico, afinalistica ed incontrollata, dei linfociti. Il linfoma è uno dei tumori più comuni nel cane. Di solito colpisce cani adulti tra i 6 e i 9 anni, ma non sono escluse forme giovanili. Gli organi linfoidi più colpiti sono i linfonodi, la milza ed il midollo osseo, ma potenzialmente qualsiasi organo può essere colpito (ossa, vescica, sistema nervoso, stomaco, intestino, testicoli, cuore e cavità nasali). I segni clinici più comuni sono: linfoadenomegalia dei linfocentri mandibolari, retrofaringei, prescapolari, scellari, inguinali, ploplitei. Inoltre si può notare nel cane perdita di appetito con conseguente perdita di peso, vomito, diarrea, dispnea, depressione dello stato del sensorio, febbre.

Mastocitoma

Il mastocitoma (MCT o tumore mastcellulare) è il tumore cutaneo più comune nel cane, e origina dei mastociti. Le mastcellule, del midollo osseo, migrano nei tessuti periferici dove poi maturano, in modo particolare negli organi linfatici e in tutti i tessuti particolarmente vascolarizzati, intervenendo nei processi flogistici e nelle malattie allergiche. Nella maggior parte dei casi l’insorgenza è nei cani di età compresa dai 8 ai 10 anni, e le regioni del corpo più colpite coinvolte sono: cute e sottocute del tronco, perineo, scroto, estremità degl’arti, testa e collo. La manifestazione clinica può presentarsi come una neoformazione cutanea ben definita, piatta e glabra, bottoniforme. Oltre alle neoformazioni a livello cutaneo, si associano sintomi sistemici dovuti al rilascio delle sostanze vasoattive, quali prurito generalizzato, letargia, vomito.

Meningoarterite responsiva a steroidi

Detta anche (SRMA) è una patologia infiammatoria del sistema nervoso centrale del cane. Colpisce prevalentemente soggetti di età compresa fra 8 e 18 mesi. La malattia è caratterizzata da un decorso clinico acuto con febbre, anoressia, iperestesia, rigidità del collo, riluttanza al movimento, cifosi con testa portata bassa e postura “accovacciata”.

Neosporosi canina

La neosporosi è una patologia parassitaria a carattere emergente, si tratta di un protozoo che colpisce i cani soprattutto in giovane età e che vivono in ambienti rurali. Il cane effetto da neosporosi presenta inizialmente una progressiva debolezza muscolare associata ad un caratteristico saltellamento del treno posteriore. Inoltre il soggetto può presentare depressione dello stato del sensorio, anoressia,  dolore muscolare alla palpazione, atrofia muscolare, incontinenza urinaria.

Osteoartrite

L’osteoartrite (OA) è una sindrome a carico delle articolazioni mobili di tipo degenerativo, ad evoluzione lentamente progressiva, caratterizzata dalla perdita della cartilagine articolare e successiva esposizione dell’osso subcondrale, formazione di osteofiti, rimodellamento osseo. Viene riscontrata come disordine secondario a malattie dello sviluppo e acquisita. L’OA induce riduzione dell’attività fisica con riluttanza a camminare, correre, salire le scale, zoppia, rigidità alla deambulazione nelle fasi iniziali, riduzione della massa muscolare.

Osteosarcoma

L’osteosarcoma (OSA) è un tumore maligno, causato dalla produzione di matrice extracellulare osteoide o di osso immaturo da parte delle cellule tumorali maligne, facendolo rientrare tra i tumori ossei più aggressivi con un indice metastatico estremamente elevato. L’OSA si localizza prevalentemente a livello metafisario, con una maggior frequenza agl’arti anteriori, che ricevendo circa il 60 per cento del peso corporeo ricevono lo stress maggiore.

Otiti esterne

Le otiti esterne sono processi infiammatori, acuti o cronici, del condotto uditivo esterno, ad eziologia multifattoriale. Di solito è monolaterale ed è caratterizzata da prurito, eritema, dolore alla palpazione del padiglione auricolare, testa inclinata, autotraumatismi da grattamento, presenza di cerume bruno, secco e umido. Quella cronica può essere anche bilaterale. Presenta prurito ma non dolore, cerume maleodorante. Le otiti allergiche generalmente rappresentano un problema cronico o ricorrente, caratterizzate dalla presenza di placche eritematose, lichenificazione, aumento abnorme dell’odore auricolare, prurito e medio-moderato aumento di cerume.

Pancreatite acuta

L’infiammazione del pancreas può essere acuta, recidivante o cronica. Solitamente è sterile. La pancreatite acuta può risolversi o determinare dei processi flogistici persistenti. La pancreatite cronica può a sua volta predisporre allo sviluppo del diabete mellito od una insufficienza pancreatica esocrina (EPI). Le pancreatiti possono essere associate a patologie a carico di altri organi ed in tal caso la prognosi è peggiore: fegato, rene, surrenali, pancreas endocrino, polmone, intestino, cavità pleurica e peritoneale. La pancreatite acuta è maggiormente frequente nei cani obesi di media età e nelle femmine sedentarie.

Piodermite

Infezione cutanea sostenuta da batteri piogeni capaci di interessare l’epidermide, il derma  o l’ipoderma, seconda per incidenza solo alla dermatite allergica da pulci.

Poliartrite immunomediate

Le poliartriti immunomediate (IMPA) rappresentano un gruppo di malattie contrassegnate da patologia articolare e manifestazioni patologiche sistematiche, rispondenti alla terapia immunosoppressiva. Le IMPA vengono suddivise in erosive e non erosive. Le forme erosive sono caratterizzate dalla distruzione della cartilagine e dell’osso subcondrale a carico di una o più articolazioni (vengono coinvolte principalmente le articolazioni del carpo, tarso , grassella e gomito spesso in maniera bilaterale), e si riscontrano in cani di età compresa tra i 4-6 anni. Gli animali colpiti manifestano andatura rigida, stentata, zoppia, riluttanza a mantenere la stazione quadrupedale, dolore e riversamento articolare. La poliartrite idiopatica non erosiva è la forma più comune di IMPA

Prostatite

La prostatite è l’infiammazione del parenchima prostatico. È spesso secondaria ad ipertrofia prostatica benigna, neoplasie o ad una metaplasia squamosa. Si riconoscono forme acute e forme croniche.

Prurito

Sensazione fastidiosa associata a numerose patologie che stimola il desiderio di grattamento.

Rinite micotica

La rinite micotica è una rinite di tipo distruttivo sostenuta principalmente da un micete saprofita spesso rilevato in fieno e paglia umidi o mal conservati. La rinite micotica è la seconda causa di scolo nasale cronico nel cane. Sembrano essere maggiormente coinvolti i cani giovani o di media età. Il segno clinico principale è lo scolo nasale, che nelle fasi iniziali può essere unilaterale poi bilaterale per l’erosione del setto nasale, inizialmente di aspetto sieroso, per poi diventare mucopurulento con presenza di sangue, fino all’epistassi conclamata. Nei casi avanzati si può riscontrare dolore facciale oltre a disoressia ed apatia, scolo oculare ed esoftalmo. Si associa spesso la presenza di ulcera e depigmentazione delle narici.

Tetano

Il tetano è causato dall’azione di una neurotossina, un batterio anaerobio che forma spore. Il batterio e frequentemente isolato dalle feci degli animali domestici, inclusi cani e gatti, e le spore sono resistenti ai metodi di disinfestazioni routinari. I cani sono molto più resistenti all’insorgenza della patologia rispetto all’uomo. Il contagio avviene di solito a causa della contaminazione di una ferita con le spore del batterio. La presenza di tessuto necrotico o di corpi estranei , associate ad una diminuzione dell’apparato ematico, determinano un microambiente ideale per la proliferazione del batterio. In ambiente anaerobio le spore vengono convertite in forma vegetativa e, nell’arco di 4-8 ore, iniziano a produrre due tossine. La tossina inibisce il rilascio dei neurotrasmettitori inibitori a livello midollo spinale e a livello intracranico con conseguente ipereccitabilità. I segni clinici insorgono generalmente dopo 4-12 giorni dall’infezione e si osserva rigidità dei muscoli estensori nei quattro arti, coda mantenuta sollevata, progressivo aumento del tono muscolare, contrattura dei muscoli facciali, increspatura della pelle intorno agl’occhi. Potenziali complicazioni durante il decorso della patologia includono dispnea, polmonite e ulcere da decubito. La morte del cane frequentemente è determinata dall’insufficienza respiratoria che si instaura a causa della contrazione dei muscoli intercostali, dello spasmo laringeo, dall’aumento delle secrezioni bronchiale o per il coinvolgimento dei centri respiratori nel tronco encefalico.

Tossicità da organofosfati/carbammati

I composti a base di organofosfati e carbammati sono largamente impiegati per il controllo di parassiti esterni nei cani e come insetticidi. Gli organofosfati sono assorbiti per via orale e cutanea e, in misura minore, tramite la via inalatoria ed oculare.

Trombocitopenia immuno-mediata

È dovuta a distruzione piastrinica mediata da anticorpi. La milza è il principale luogo di eliminazione delle piastrine e un importante fonte di autoanticorpi. I rilievi clinici più frequenti sono: melena, amatemesi, epistassi, ifema ed emorragie retiniche, sanguinamento prolungato in corso d’estro.

Ulcera corneale

L’ulcera corneale può coinvolgere la perdita dello stroma corneale, le ulcere a seconda della gravità possono essere classificate in superficiali o profonde, e differenziate ulteriormente in complicate e non complicate. Le ulcere superficiali riconoscono spesso una causa meccanica, anomalie oculari, ma può essere anche la conseguenza di infezioni virali o batteriche.  Le ulcere complicate sono dovute alla persistenza di agenti infettivi e/o la presenza di enzimi litici. I sintomi sono: elevata dolorabilità, iperemia congiuntivale, miosi, edema corneale, vascolarizzazione corneale con modificazione della trasparenza.

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