La scelta del cucciolo in base al sesso: maschio o femmina?

Se stai pensando di prendere un cucciolo di Rhodesian Ridgeback, possono venirti dei dubbi se meglio orientarsi su un maschio o su una femmina tenendo sempre conto di vari aspetti quali il carattere, il nostro stile di vita oppure dov’è ubicata la nostra abitazione. Indipendentemente dal sesso i cuccioli di Rhodesian Ridgeback sono cani straordinari che stravolgeranno le nostre vite in positivo riempiendola di amore e allegria.

Come per tutte le specie animali i cuccioli maschi tendono a essere più grandi, con una maggiore ossatura, una testa più sviluppata e maggiore prestanza fisica (ricordiamoci SEMPRE che il dimorfismo sessuale è alla base della cinofilia, per quanto mi riguarda non c’è nulla di più grave che vedere un cucciolo maschio che sembra una femmina e viceversa). I maschi tendono ad entrare in competizione tra di loro in presenze di femmine in calore nelle vicinanze (questo dovuto al testosterone) quindi un educazione e una socializzazione adeguata fin da cuccioli è fondamentale. Quando parlo di “competizione” non intendo “aggressività”, il Rhodesian Ridgeback è nato e creato per vivere e lavorare in mute di due, quattro, o più cani, quindi non deve MAI mostrare segnali di aggressività con i suoi simili. I maschi in presenza di femmine in calore nelle vicinanze tendono a scappare, quindi se viviamo in una casa senza un adeguata recinzione il maschio tenderà a scappare, e meno che non si proceda con la castrazione e il problema non sussisterà più. I maschi sono più tardivi delle femmine, un Rhodesian Ridgeback maschio diventa adulto non prima dei due anni ammezzo/tre, questo comporta avere in casa un cucciolone con la mole di un adulto per diversi anni. Molti maschi tendono a marcare il territorio in età fertile, questo ci comporta un maggior impegno nel loro addestramento domestico. Personalmente in questa razza ho trovato i maschi leggermente meno reattivi nel percepire i comandi rispetto alle femmine e leggermente più lenti nell’apprendimento, forse dovuto anche al fatto di una maturazione più lenta. Detto ciò però, se parliamo puramente del lato estetico, è bene precisare che l’esponente di razza per eccellenza è sempre stato IL MASCHIO.

Le femmine sono delle ruba cuori, con una mole e una muscolatura più contenute rispetto al maschio compensano queste mancanze con una dolcezza fuori del comune. Sono più reattive nel percepire i comandi e hanno una maturazione più veloce, una femmina a 15/18 mesi si può già definire adulta. Di norma entrano meno in competizione con soggetti dello stesso sesso rispetto ai maschi, però ricordiamoci sempre che le femmine sono molto più vendicative. La femmina non tende a scappare, vive in simbiosi con la famiglia 365 giorni l’anno, questo rende il loro addestramento leggermente più agevolato. Entrano in calore due volte l’anno (ci sono rari casi di femmine che vanno in calore ogni 10 mesi) perdendo piccole quantità di sangue per tutta la durata del calore, questo spesso può essere un disagio per i proprietari. Il problema del calore si risolve con la sterilizzazione della femmina, che tra l’altro io consiglio vivamente come ho già spiegato nell’altro articolo.

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